Il post dell'utente, che si accalora sulla recente legge sull'autodifesa, e' inciampato nel filtro di moderazione. Lo leggiamo: il tizio ha insultato un altro utente? No. Sta deviando la discussione verso una polemica sterile? No. A me basta per decidere il via libera. Il mio collega pontifica "per me puo' passare, posto che ovviamente non ne condivido il contenuto". Poco professionale, pessimo moderatore: non si giudica il contenuto, ma il contesto.

Ho ricevuto un avviso di garanzia, nel bel mezzo del nostro primo momento intimo: "sai, beh, mi piace uscire con te e tutto il resto, ma ti volevo dire di non innamorarti, ecco". Allibisco per una serie di ragioni, fra cui l'estrema sicurezza di se che denota una richiesta che e' tutto sommato pazzesca, come dire "sai quel diamante che potresti aver voglia di regalarmi, immagino, insomma probabilmente? beh, buttalo nel cesso". Rispondo a tono, e poi mentre arriviamo alla conclusione, mi viene in mente Mina, "l'importante e' finire", ed e' possibile che questa diventi la canzone che assocero' per sempre a questo tizio.

Nelle ultime due settimane l'ho invitata fuori due volte. Ha declinato con motivazioni condivisibili anche se aprticolari. Le ho mandato una mail per la manifestazione di sabato scorso: risponde immediatamente, piccata, per dirmi che non verra' perche' non vuole essere strumentalizzata: "Eh, no, non ci sto..." Guardo la mail un istante, poi il dito corre sul canc. Mavaccagare.

Un bell'adesivo fatto con un foglio adesivo formato A4 bianco, con una scritta bella grande: "ho parcheggiato come uno stronzo, e non e' un caso". Va messo sul parabrezza dell'auto, in corrispondenza del sedile del guidatore, e possibilemente sul vetro appena inumidito. Cosi' si straccia in pezzetti minuscoli quando si cerca di tirarlo via. In assenza di questo, sollevare i tergicristalli.